Avremo l’opportunità di ospitare Blogmeter durante la lezione di venerdì del Master e grazie alla partnership con questa azienda i nostri partecipanti svilupperanno un vero e proprio project work di social media monitoring, utilizzando la loro piattaforma di intelligence. Abbiamo rivolto alcune domande a Eugenia Burchi e Barbara Aversano, per meglio comprendere le potenzialità derivanti dall’uso degli strumenti offerti da Blogmeter.
Se doveste descrivere in un Tweet di 140 caratteri che cos’è Blogmeter, come vi raccontereste?
#socialmediaintelligence #socialmediamonitoring, #socialtv, #socialanalytics e #socialcaring: leader dal 2007 http://www.blogmeter.it
Cosa significa fare attività di ascolto sul web e sui social media? E perché è importante impostare un’attività di monitoraggio per un’azienda?
Sempre più persone trascorrono il loro tempo online sui social media dove gli scambi comunicativi, a differenza di mail e chat, sono per lo più pubblici. Le milioni di conversazioni che sono generate ogni giorno da questi scambi comunicativi, buona parte delle quali è dedicata ad aziende, brand, prodotti e servizi, enti e personaggi pubblici, sono dunque visibili e monitorabili. Sulla base di questa considerazione nasce il Social Media Monitoring ovvero l’attività sistematica e pianificata di ascolto del passaparola online, che permette di comprendere e misurare quando e come gli utenti parlino di un tema, personaggio, ente, azienda, istituzione, brand prodotto o servizio. Una simile attività offre alle aziende numerosi vantaggi: primo fra tutti, gestire e proteggere la propria reputazione, mediante anche un’attività costante di sentiment analysis; in secondo luogo, ricavare consumer insight, monitorare le attività e strategie dei competitor e infine tracciare campagne di viral e buzz marketing.
Sappiamo che vi occupate anche di real time marketing… ci illustrate in cosa consiste? Quali sono i punti di forza di Blogmeter in questo campo?
Partiamo con una definizione classica: “Il Real Time Marketing è un approccio aziendale che fa leva sulla capacità aziendale di rispondere tempestivamente a eventi e stimoli esterni, siano essi prevedibili o meno”. È evidente che con il tempo, il RTM sta diventando un’attività sempre più importante all’interno della strategia di social media marketing aziendale, al fine di creare viralità immediata e sfruttare il più possibile l’attenzione delle persone su un determinato tema. È sulla base di queste considerazioni che abbiamo ideato uno strumento che desse alle aziende la possibilità di monitorare le conversazioni real time: il suo nome è Blogmeter Now, ed è un tool che permette di monitorare costantemente e in tempo reale le conversazioni online presenti su Twitter, per poter scoprire nuovi contenuti rilevanti, utili sia ai fini di protezione aziendale che per attività di real time marketing e communication. Con uno storico di 24 ore, BM Now permette di analizzare focus settoriali come la politica, l’attualità, i programmi TV, gli eventi, per citarne alcuni; ma il vero punto di forza di questo strumento sono gli insights: all’interno della piattaforma sono immediatamente visibili infatti i top tweets, gli hashtags e i profili più menzionati, il mood e le emotions, e il tweet stream in real time.
Riguardo invece all’analisi delle performance, cosa offre oggi la vostra piattaforma di Social Analytics? Quali sono le sue caratteristiche distintive?
Oltre ad un monitoraggio costante della conversazioni online, un’altra attività da cui le aziende non possono prescindere all’interno della propria strategia di social media marketing è una misurazione costante delle propria presenza sui social network. La nostra piattaforma di Social Analytics offre alle aziende la possibilità di effettuare un’analisi comparativa delle performance su Facebook, Twitter e ora anche su Instagram. È uno strumento che permette alla aziende di valutare le proprie performance rispetto ai competitor, attraverso i principali KPI; individuare i tweet e i post più coinvolgenti, filtrandoli attraverso informazioni specifiche come la geolocalizzazione e il gender; infine, identificare le best practice online, attraverso un’analisi sistemica dell’engagement e del social caring nel confronto con i competitors e i best in class.
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